Il primo anno di vita del Partito Popolare Italiano
segnato i lenti passi del nostro cammino, né quelle circolari della segreteria politica, che di tanto in tanto hanno indicato un lavoro da compiere o una
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Certo il quadro generale di un'azione non isolata; ma ora convergente ora divergente con quella di altri partiti in contatto o in conflitto, non può
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dell'università e che crea una propria letteratura. Né questa è una concezione borghese o intellettuale della politica, è realismo della vita che si attua sempre
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Perciò è necessario destare presso di noi questo movimento di cultura, che non è solo il movimento interno, prettamente organico o organizzato, ma è
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che dà a noi la sicurezza della nostra compagine e della nostra forza ideale; può essere nelle posizioni pratiche da assumere o su problemi specifici
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Perciò al più elevato movimento culturale deve rispondere una diffusione veramente sensibile di fogli volanti o di pubblicazioni facili e popolari
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quella forza morale, non di coesione esterna o di coazione organica, vana in un partito politico, ma convinzione di unità voluta e sentita, perché
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più o meno sensibile dell'imponenza del fenomeno comunista, sono elementi che rendono lenta e difficile la elaborazione pratica unitaria del nostro
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desta interesse nella stampa e nel paese. Un partito non è un'accademia o un'associazione sportiva, è un organismo vivo, è una forza operante. Prima di
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vita; e la vita non è lo sforzo di un giorno o di un anno, ma tradizione e responsabilità, perché l'attività degli uomini è più delle forme che essi
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